La lavorazione della lana

Una delle più importanti attività della società contadina è stata la filatura e in modo particolare la filatura della lana.
Gli utensili per la lavorazione venivano realizzati dagli artigiani del paese.
Strumenti di lavoro erano la rocca (rocja), formata da un asta con una estremità più grossa, attorno alla quale veniva avvolta la lana grezza, e il fuso (fùs), strumento che si assottigliava alle estremità e più grosso nel mezzo, che veniva fatto ruotare su sé stesso causando la torsione e l'avvolgimento del filo di lana.

Dopo questo procedimento, il lavorato veniva sistemato sull'aspo (daspa), dove veniva dipanato e avvolto in matasse.
Infine la lana veniva messa sull'arcolaio (disvoltadour) per essere avvolta in gomitoli. Diffuso in tutte le case era pure il mulinello da filare o filatoio (gurlèta), macchina in legno usata sia per torcere che per filare la lana.